LO STILE DI PRATICA A WAT SUAN MOKKH
Prima di tutto, dobbiamo fare un passo indietro e ricordare i principi originali del gruppo Dhammadana. Il nostro obiettivo è stato quello di riportare alla luce e sostenere la pratica del Dhamma per coloro che già hanno studiato il pariyatti-Dhamma (Dhamma da studiare) a sufficienza, ad esempio coloro che hanno superato gli esami di Dhamma e alcuni livelli di studio del Pali. Di conseguenza, abbiamo creato un luogo il più adatto possibile per coloro che desiderano dedicarsi alla pratica. Questo posto si chiama "Suan Mokkhabalarama" (Il Giardino della potenza della Liberazione), ed è attivo dal maggio del 2475 BE (1932 d.C.)
Secondo questi principi, tutti coloro che soggiornano in questo posto devono utilizzare i propri studi e conoscenze come punto di riferimento per la loro pratica. Non c'è una persona che si configura come il "Maestro" o il "Leader". Tutti sono solo dei buoni amici, o "kalyanamitta", pronti ad aiutarsi a vicenda in caso di problemi. Questi principi furono enunciati nella rivista edita dal Gruppo Dhammadana sin dal 2476 e intitolata "Buddha-Sasana Quarterly" e sono rimasti invariati senza alcuna modifica fino ad oggi.
Sosteniamo il principio di non avere un maestro individuale sulla base di tre motivi:
- Non siamo stati ancora in grado di trovare una qualsiasi persona che degna di essere chiamato "maestro" in un'epoca come questa, in cui la pratica del Dhamma è in uno stato di declino e di confusione.
- Anche se avessimo trovato una persona così, vediamo comunque il pericolo per quei praticanti che si attaccano ed afferrano alla figura del maestro, al punto tale che la mente non è più adatta per la pratica che mette fine al dukkha al più alto livello.
- Il Buddha stesso disse: "Il Dhamma e il Vinaya che il Tathagata ha esposto ed insegnato sarà il guru o l'insegnante per tutti voi, quando il Tathagata sarà trapassato".
Questo è un momento storico in cui i vari gruppi di pratica sono in subbuglio a causa del deterioramento della pratica del Dhamma. Questo stato di cose è andato avanti per così tanto tempo che i diversi centri di pratica sono in competizione e litigano tra loro riguardo al giusto modo di praticare. Coloro che sono all'origine delle attività del Gruppo Dhammadana e del monastero Suan Mokkhabalarama, ritengono perciò che dovremmo fare riferimento al Dhamma ed al Vinaya (disciplina) insegnati dal Buddha così come appare nel Tipitaka, utilizzando lo standard del Mahapadesa per valutare la veridicità degli insegnamenti 1 - e facendo riferimento a questo criterio come nostro standard di pratica o come insegnante, piuttosto che aggrapparci ad una certa persona o al metodo di un certo centro, perché in questi giorni c'è molta confusione. A causa delle suddette tre cause, questo centro ha stabilito il criterio che nessun individuo è considerato il maestro. Oltre al Dhamma ed al Vinaya, che tutti noi abbiamo studiato abbastanza, ognuno di noi può agire come kalyanamitta per un altro nella nostra pratica, senza che alcun individuo venga considerato come il Maestro del centro. 2Questo è ancora vero al presente.
Per le ragioni su menzionate, i principi per la pratica da utilizzare in questo centro sono stati estratti direttamente dalle fonti originali in Pali e dai commentari. Ogni persona può scegliere direttamente come meglio gli conviene. Oppure, chiunque può scegliere tra ciò che i responsabili del dipartimento testi del centro hanno selezionato . Così, il nostro stile di pratica non può essere chiamato la via birmana, il metodo dello Sri Lanka, o quello Thailandese, il metodo di questo monastero, quel monastero, o di qualche altro monastero, lo stile di questo insegnante o quel maestro; si può solo dire che pratichiamo nel modo che ciascuno di noi preferisce sulla base dei testi pali insegnati dal Buddha stesso. Inoltre, i commentari e testi specifici come il Visuddhimagga, non vengono presi in considerazione nei punti in cui questi contraddicano i testi originali del canone pali.
Perché Io (l'oratore) sono stato in grado di osservare le circostanze e gli sviluppi di questo centro fin dall'inizio fino ad oggi, cioè per più di venticinque anni, oltre ad essere il responsabile del dipartimento testi del centro, ciò mi ha messo nella posizione di essere continuamente interpellato sulle norme e i principi per la pratica del Dhamma, e sono di conseguenza in grado di sapere bene quali linee di condotta sono state seguite in questo centro. Questo rende possibile la creazione di un decalogo contenente le linee guida per rispondere in maniera efficace alle richieste dei visitatori, specialmente i nuovi Amici o "Sahadhammika", che naturalmente sentono l'esigenza di porre tali domande. Questo decalogo servirà anche per tutti gli altri praticanti come punto di riferimento dall'inizio della loro pratica in poi.
[Da Evolution / Liberazione # 4]
Note
1.Il Mahapadesa (Grande autorità) descritto nei sutta è il più importante insieme di principi per determinare cosa è o non è da considerare come l'insegnamento del Buddha. Il Buddha disse che diverse persone, dopo la sua morte avrebbero affermato che certe idee e certi insegnamenti furono trasmessi da lui, sulla base di alcune considerazioni, come ad esempio, 1) aver sentito tale insegnamento dal Signore Buddha stesso, 2) aver sentito tale insegnamento da un Sangha avente un monaco anziano come leader, 3 ) averlo sentito da un gruppo di monaci anziani dotti ed esperti del Dhamma e del Vinaya, o 4) o di aver sentito pronunciare tale insegnamento da un certo dotto monaco esperto nel Dhamma e Vinaya.Il Buddha consigliò che a prescindere dall' autorità vantata, "le parole di quel monaco (o predicatore) non sono da accogliere con favore né da disprezzare, ma la lettera e lo spirito di ciò che è stato asserito devono essere ben studiate, e confrontate con quanto affermato nei sutta e nel Vinaya. "I Sutta (lett. "filo",i discorsi) sono le registrazioni dei discorsi del Buddha e di alcuni suoi principali discepoli, Il Vinaya è la disciplina monastica impartita gradualmente dal Buddha ai suoi monaci e monache. (Notare che l' "Abhidhamma" non esisteva ancora)."Se, comparati con i Sutta e confrontati con il Vinaya, la lettera e lo spirito di queste parole non si accordano con i Sutta e non sono in accordo con il Vinaya, allora potrete giungere alla conclusione: Sicuramente non è questa la parola del Sublime e ciò è stato erroneamente inteso da quel monaco. A questo punto voi potrete rifiutare (di considerare tale insegnamento come mio). "
"Se,comparati con i Sutta e confrontati con il Vinaya, la lettera e lo spirito di queste parole risultano coincidere con i Sutta ed in accordo con il Vinaya, allora potrete giungere alla conclusione: Sicuramente questa è la parola del Sublime e ciò è stato inteso correttamente da quel monaco. A questo punto voi potrete accettare (di considerare tale insegnamento come mio). " (D. ii.123; A.ii.167)
2. Il fatto che altri abbiano cominciato a vedere Tan Ajarn Buddhadasa come "Il Maestro" non cambia tale principio, a cui egli rimase fedele per tutta la sua vita, a differenza di altri.
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