Di Achaan Buddhadasa.
Esporre la teoria o la formulazione tecnica del paticcasamuppada richiederebbe molto tempo, anche un mese o due; il suo aspetto teorico si è infatti ampliato alla psicologia e alla filosofia, raggiungendo un alto grado di complessità. Per quanto riguarda la pratica invece, come disse il Buddha, è un unica manciata. L'incontro tra forme, suoni, odori, gusti e oggetti con la porta sensoriale è chiamato contatto percettivo (phassa). il contatto condiziona il sorgere dell'esperienza sensibile (vedana). Vedana condiziona il desiderio afflittivo (tanha) Il desiderio afflitivo condiziona il sorgere dell'afferrarsi (upadana), che condiziona il venire ad essere (bhava);questi condiziona la 'nascita' a cui seguono vecchiaia malattia e morte, che sono dukkha.ogni volta che un percettore (vinnana) entra in contatto con un oggetto sensoriale si innesca il contatto percettivo e i successivi condizionamenti. Ecco il paticcasamuppada, il processo per il quale varie cose che esistono in dipendenza di altre, attraverso l'influsso dell'ignoranza (avijja) condizionano il venire in essere di un altra cosa ancora, che a sua volta ne innesca una successiva, e così via. E' un processo di produzione condizionate in cui non è presente alcun sé: pure sequenze interdipendenti. Il paticcasamuppada è dunque il processo di genesi condizionata o originazione interdipendente che condiziona la formazione della sofferenza esistenziale.L'insegnamento mira a impedire l'instaurarsi del processo condizionato...
Da: il cuore dell'albero della Bodhi, Ubaldini.
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