sabato 1 maggio 2010

Monaci silvestri nei monasteri della foresta ( terza parte)

Gli accademici sanno solo memorizzare e recitare col fine di superare gli esami, per poi continuare a memorizzare e recitare altro ancora. Ragionano solo in base a ciò che viene loro detto. Le loro menti non raggiungono mai la purezza, chiarezza e tranquillità. Dagli studi teorici o dalle scritture, si ottengono solo storie e informazioni. Per dirla con un linguaggio più gentile, si ottiene solo una mappa. In realtà costoro non riescono nemmeno ad ottenere la mappa. Conosco bene tutto ciò perché l'ho provato su me stesso. Ho frequentato l'intero corso di studi sul Dhamma, ho studiato la lingua Pali (la lingua in cui i testi del Buddhismo Theravada sono scritti), e fatto molte ricerche. Mi sembrava di ottenerne solo storie complicate - in gran parte nozioni mischiate e confuse - senza ottenere neppure una mappa. Coloro che parlano di borse di studio, di diventare esperti conoscitori di lingua Pali e Maestri di Dhamma, asserendo di avere una mappa, tutto ciò sono cose create, immaginate e organizzate da loro stessi.



In realtà, la vera mappa è molto più chiara di tutto questo. Dobbiamo attraversare, si deve arrivare da qualche parte, e ricevere "qualcosa" - adeguatamente e sufficientemente - al fine di conoscere la mappa corretta e veritiera. E'come se stessimo disegnando una mappa e dovessimo addentrarci in quel soggetto o area, al fine di poter disegnare la mappa. Se ci basassimo su mere ipotesi e sulla fantasia, sarebbe un pasticcio. Se provassimo a fare una mappa di tutto, ne verrebbe un casino enorme. Gli studiosi che hanno terminato i loro studi si ritroveranno alla fine con una mappa da studioso che è un vero casino. E'un pasticcio, perché il soggetto è stato spiegato erroneamente, ricordato erroneamente, insegnato erroneamente, e, in particolare, interpretato erroneamente. Chi lo sa che razza di mappa è quella. Queste mappe di tipo accademico basate sui libri di studio sono un casino perché sono completamente confuse.


Questa non è la nostra via. Faremo qualcosa, troveremo un metodo per condurre il cuore fino a quella città: la città della pace, lo stato di pace, la natura che è la pace. Questa è la scorciatoia rispetto alla mappa. Questa è la metodologia adottata dai monaci dei monasteri della foresta: continuare a cercare ed aspirare unicamente a rendere la mente tranquilla.

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