giovedì 6 gennaio 2011

I PUNTI FONDAMENTALI DEL BUDDHISMO


Buddhadasa



Perché un punto si possa definire un "fondamento" del buddhismo, deve rispondere a due requisiti. Primo: tendere all'estinzione di Dukkha (sofferenza,dolore). Secondo: possedere una coerenza interna sperimentabile direttamente,senza dover ricorrere alla fede in un altra persona. Sono due requisiti imprescindibili.
Il Buddha rifiutò di occuparsi di tutto ciò che non conduce all'estinzione di dukkha, senza prenderlo neppure in considerazione. Poniamo il caso della rinascita dopo la morte. Che cosa rinasce? In che modo? Quale è la sua "eredità karmica"? problematiche che non conducono all'estinzione di dukkha e, in quanto tali,non appartengono e non hanno il minimo rapporto con l'insegnamento del Buddha. Non fanno parte della pratica buddhista. Inoltre, chi pone tali domande dovrà credere indiscriminatamente in qualsiasi risposta benché ad essa non si accompagni nessuna prova. L'interrogante non ha modo di verificare personalmente,ed è quindi costretto a credere ciecamente alle parole altrui. A poco a poco l'argomento si allontana dal Dhamma e si trasforma in qualcosa di completamente diverso,estraneo al problema dell'estinzione di Dhukka.

Il dhukka costituisce la problematica fondamentale dell'essere umano. A livello esperienizale, il dukkha è ciò che la mente esperisce quando, sollecitata dall'ignoranza dà origine al desiderio,all'attaccamento,all'egoismo; Crea un vissuto psicologico che và dalla delusione e l'insoddisfazione alla frustrazione,l'irrequietudine,l'angoscia,il malessere,la disperazione.
Dukkha è il carattere insoddisfacente,l'imperfezione e l'infelicità insiti nei fenomeni impermanenti e condizionati.Taali caratteri sono il risultato di Anicca (la realtà dell'impermanenza), in quanto ciò che è impermanente non può soddisfare i desideri,per quanto tentiamo(e ci disperiamo). 
ringraziamenti per la trascrizione.

1 commento: