sabato 24 aprile 2010

Monaci silvestri nei monasteri della foresta(seconda parte)

Qui vorrei fare una distinzione. Se qualcosa è in linea con la natura originale, e non c'è interesse verso nuovi piaceri, lo definiremmo "naturale". Se si è ancor in cerca di nuovi piaceri, se ci diamo da fare per ottenere piaceri più gustosi dello stato naturale, lo chiameremo "innaturale". Sono due stati veramente diversi. Se si è in armonia con lo stato naturale, le contaminazioni emergeranno con difficoltà. Se agiamo in modo innaturale, è facile che nasceranno nuove contaminazioni, oppure è contaminazione fin dall'inizio. Così, vivere come "compagni della natura" ( in armonia con la natura) renderà la vita difficile alle contaminazioni, perché questo stato armonioso fungerà da guardiano impedendo il sorgere delle contaminazioni (kilesa).


Questo è lo spirito di Suan Mokkh, la ragione della creazione di un posto come questo. Se si desidera ciò al punto da venire fin qui, ci si dovrebbe impegnare nell' ottenere ciò. Oltre a questo, non c'è nulla. Abbiamo cercato di impedire il verificarsi di altro, in modo che ci siano solo queste cose: come mangiare, come vivere e come dormire. Abbiamo spiegato molte volte e nei dettagli ciascuno di questi punti.

L'ho detto prima, ma nessuno mi crede che a prendere esattamente ciò che la natura fornisce è sufficiente, è abbastanza. Se dobbiamo morire, moriamo, senza cercare di rimandare (il momento della morte) rendendolo difficile. E' come per le cure mediche che sono progredite al punto che le persone non sanno affrontare la morte, non sanno lasciarsi andare. Vivono disumanamente. Questo è troppo. trapianti di cuore, trapianti di fegato, e tutto ciò che va contro la natura. E per favore cercate di comprendere che tutto ciò non renderà migliore l'umanità, né sara di aiuto per creare la pace nel mondo. Se le questioni spirituali non progrediscono, se ci sono solo contaminazioni- illusione e tutto il resto - non ci sarà mai fine (per il samsara).4

In sintesi, semplifichiamo le cose, affinché esse non diventino un ostacolo per la mente. Allora questo nostro cuore diverrà libero di pensare, valutare, decidere e scegliere. Vi prego di utilizzare la consapevolezza e la saggezza che otterrete grazie a questo stile di vita per decidere ciò che sarà necessario fare in futuro.

Se voi foste nati a Bangkok, sareste stati circondati da cose fatte dall'uomo e sareste cresciuti lontano dalla foresta, molto più delle persone nate nella foresta. Coloro che sono nati in città non conoscono il significato di "foresta" o "selvaggio". Quelli nati nelle zone boscose sanno qualcosa, ma non prestano attenzione. Devono lavorare, hanno sempre qualcosa da fare, in base ai loro umori, così che a malapena riescono a notare come è calma e pulita è la foresta. Alle volte sono persino stanchi di viverci, anche se vi ci sono nati. I nostri cuori non sono soddisfatti e pensano sempre all'idea di andare a stare in luoghi più "sviluppati e belli," nelle città e capitali. così non riconosciamo il gusto dello stare nella foresta e nella natura, anche se siamo nati nella foresta, anche se siamo tutti sporchi di fango, perché la mente è occupata da altro.


Ora che siete monaci non dovete lavorare come fanno i laici. Il cuore ha la possibilità di conoscere il pacificante sapore e gli angoli di quiete della natura, che sono la causa della libertà della mente. Dovreste usare questa unica opportunità per continuare a camminare fino a quando riconoscerete che il cuore è naturalmente puro, che è qualcosa di simile al cuore degli Arahant. il cuore degli Arahant è proprio così - naturale - tranne per il fatto che lo è completamente. Ora, possiamo avere un cuore del genere, ma solo temporaneamente. Un attimo dopo prende un'altra direzione, e non possiamo riportare indietro quello stato. Cercate di penetrare l'essenza di questo cuore naturale.


In termini chiari e semplici, si parla di natura incontaminata, la natura che non è condizionata o costruita ("cotta e condita") da nulla; Non siamo noi ad produrre tale natura, essa esiste semplicemente, umilmente, fresca, pacificamente, rinfrescante, o in qualunque modo la si voglia descrivere. Se si conosce questo gusto, si conosce il sapore del Dhamma, nel suo aspetto dell'unico frutto che vale la pena di avere, perché la realtà del Dhamma (letteralmente, "corpo") è stata compresa. Coloro che si dedicano unicamente allo studio al fine di sostenere gli esami scolastici non comprenderanno mai la realtà del Dhamma. Tutto ciò che potranno fare a riguardo sarà di parlare a vanvera del Dhamma. Quando in qualche modo si riesce a comprendere il Dhamma stesso, sarà come prendere un granchio o un pesce, nel senso che sarà un esperienza tangibile. in questo luogo abbiamo la possibilità di agguantare le concretezza della purezza, della chiarezza e della calma - il corpo del Dhamma. Vale la pena anche solo per un periodo temporaneo. Averlo capito e visto anche una sola volta è decisamente meglio di non averlo mai capito, conosciuto o visto affatto.

fine della seconda parte...



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