sabato 17 luglio 2010

I benefici della pratica



Un altro beneficio è che diverremo capaci di praticare in accordo al principio del paticca-samuppada ( sorgere dipendente ). La teoria del sorgere dipendete è complessa e lunga.

Per coloro fra voi che non avessero dimestichezza con questo aspetto dell'insegnamento, il sorgere dipendete spiega l'origine causale del Dukkha ( sofferenza esistenziale). Una serie di cause, ognuna dipendente da cause precedenti, conduce alla sofferenza.
Il Buddha ha insegnato molte varianti di questo soggetto, ed è un aspetto difficile da comprendere, a causa della sua profondità e sottigliezza. Studiatelo.
Ma quando passiamo alla sua applicazione pratica, il sorgere dipendente diventa squisitamente semplice. In pratica si riduce tutto all'avere consapevolezza (sati) nel momento del contatto sensibile (phassa); tutto qui.
Il contatto sensibile è l'incontro tra un organo di senso, un corrispondente oggetto sensoriale esterno e il rispettivo tipo di coscienza sensoriale. (Vinnana).
la mera consapevolezza al momento del contatto risolve completamente ogni problema relativo al sorgere dipendente. In altre parole, bisogna sviluppare consapevolezza proprio nel momento del contatto sensibile, prima che si inneschi il processo del sorgere dipendente. Non lasciate che si produca un contatto sensibile ignorante (non consapevole). Così il contatto non produrrà una sensazione ignorante ( vedana) e questa non condurrà all'afferrarsi ignorante (tanha). 
Questo è un altro vantaggio nell' addestrasi alla pratica di Anapanasati, in quanto la pratica renderà la consapevolezza sufficientemente abbondante, veloce e capace di compiere il suo dovere nel momento del contatto sensibile, impedendo al processo del sorgere dipendente di proliferare proprio in quel momento.
Questo è un grande beneficio che viene dal praticare Anapanasati.
Tratto da:
La consapevolezza del respiro,
Buddhadasa Bhikkhu.

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